Come un consulente BIM aiuta gli studi di architettura a crescere e innovare

Fare architettura oggi significa ormai sempre più spesso guardare verso l'ottimizzazione dei processi e verso la massimizzazione della redditività. Questi aspetti, non propriamente progettuali, non sono più delle semplici aspirazioni, ma probabilmente principi cardine per la sostenibilità professionale ed economica di qualsiasi studio di una certa dimensione. O perlomeno così dovrebbe essere.

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In questo scenario, il Building Information Modeling (BIM) si è affermato come uno strumento centrale. Non siamo più nella fase della sperimentazione: oggi il BIM è ampiamente adottato, sia nel settore privato che in quello pubblico — dove, in molti casi, è diventato requisito obbligatorio.

Ma la vera domanda non è più se adottare il BIM, bensì come farlo in modo strategico. Come può l'implementazione del BIM incidere realmente sui margini operativi, sulla produttività quotidiana e sulla crescita di uno studio? E in che modo un consulente BIM può trasformare questo cambiamento da semplice adempimento normativo a vero moltiplicatore di valore?

Cerchiamo di rispondere nelle prossime righe!

Il BIM e la sostenibilità economica dello studio

Come dicevamo, per la maggioranza degli studi, l'adozione del BIM non rappresenta più una scelta discrezionale, ma una necessità dettata da un mercato sempre più esigente e da un quadro normativo in continua evoluzione (si pensi all'obbligatorietà per gli appalti pubblici sopra determinate soglie).

Tuttavia, l'investimento iniziale e la complessità dell'implementazione possono rendere difficile la valutazione della redditività a breve termine.

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Non è sufficiente acquisire la licenza software; è talvolta necessario reingegnerizzare i processi e investire nella formazione del personale affinché il capitale impiegato generi un ritorno economico tangibile. La difficoltà di quantificare con precisione tempi e costi di questo processo, unita anche all'incertezza sul futuro che spesso purtroppo contraddistingue il settore delle costruzioni, rappresenta uno degli ostacoli principali per cui molti studi di medie dimensioni faticano ancora a giustificare internamente il passaggio completo al BIM.

Proprio per affrontare queste complessità, molti studi scelgono di farsi affiancare da un consulente BIM o da uno studio specializzato. Che sia per supportare un progetto specifico o per guidare una vera e propria fase di transizione, il consulente BIM aiuta a soddisfare tutti i requisiti tecnici e gestionali, formando il team interno e accompagnandolo verso un'implementazione completa ed efficace. Affidarsi a un consulente BIM, in questo senso, è spesso la scelta più strategica.

Una vera digital transformation

Sul piano operativo, come può intervenire un consulente BIM nel workflow quotidiano? Adottare il BIM significa ripensare radicalmente il modo di progettare. La transizione richiede una ridefinizione dei processi operativi, delle responsabilità individuali e della catena decisionale interna. Se orchestrata secondo un piano di adozione strutturato, l'implementazione BIM diventa un acceleratore di produttività lungo tutto il ciclo di vita dell’edificio.

Le capacità di visualizzazione avanzata integrate nel workflow, ad esempio, rappresentano un asset strategico già in fase di acquisizione delle commesse. Il rendering fotorealistico, le animazioni walkthrough e la realtà virtuale immersiva, derivati direttamente dal modello BIM, permettono di comunicare in modo più efficace anche con i committenti non tecnici, aumentando sensibilmente la conversion rate delle proposte commerciali.

Un'implementazione BIM efficace contribuisce inoltre a mitigare i rischi professionali: la riduzione delle interferenze interdisciplinari, l'ottimizzazione dei computi metrici e la maggiore precisione nella programmazione temporale portano a progetti consegnati con margini di errore minimi e maggiore aderenza al cronoprogramma. Tutti elementi che impattano direttamente sulla profittabilità delle commesse e sulla reputazione dello studio.

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A questo si aggiunge la possibilità di integrare dati eterogenei — come nuvole di punti da laser scanner, dataset GIS o dati catastali — in un unico Common Data Environment. Una gestione che riduce le ridondanze informative e garantisce coerenza tra i diversi elaborati progettuali, eliminando il rischio di incongruenze tra piante, prospetti e sezioni.

Non meno importante è l'automazione dei processi e la modularizzazione del lavoro. Il BIM consente di automatizzare operazioni ad alto dispendio di risorse, come l'estrazione degli abachi, la generazione di layout standardizzati o l'aggiornamento delle tavole tecniche, liberando tempo per attività a più alto valore aggiunto come la progettazione architettonica e il dialogo con il cliente. Allo stesso modo, l'uso di librerie parametriche certificate o di soluzioni progettuali modularizzate accelera la modellazione, riduce gli errori e ottimizza i tempi di produzione degli elaborati.

BIM come asset strategico

In sintesi, il BIM rappresenta un'opportunità concreta per gli studi di progettazione di incrementare contemporaneamente produttività e marginalità. I benefici spaziano dall'ottimizzazione dei processi interni all'acquisizione di nuove commesse, dalla riduzione del rischio professionale alla razionalizzazione dei flussi di lavoro quotidiani.

Una gestione efficiente delle risorse e dei processi permette di affrontare progetti di complessità crescente senza dover necessariamente aumentare la struttura interna, offrendo così agli studi di medie dimensioni la possibilità di competere ad armi pari con realtà più grandi.

L'integrazione di tecnologie evolute come lo Scan to BIM amplifica ulteriormente queste opportunità, aprendo nuovi spazi di mercato nei settori del recupero edilizio, della riqualificazione energetica e della digitalizzazione del costruito.

Tuttavia, per sfruttare pienamente il potenziale del BIM, non basta aggiornare i software: serve una strategia chiara, un investimento nella formazione continua e un monitoraggio costante delle performance operative.

Scegliere di adottare il BIM in modo consapevole significa investire nella solidità economica dello studio oggi e nella sua crescita professionale di domani.